E L’Ocse boccia la scuola italiana: “Troppi compiti a casa”

Pubblicato da Redazione Basta Compiti! il

E l’Ocse boccia la scuola italiana: “Troppi compiti a casa”

IL RAPPORTO / I 15ENNI FINLANDESI, AI PRIMI POSTI NELLA CLASSIFICA DEL RENDIMENTO, STUDIANO LA METÀ DEI NOSTRI

L’OCSE bacchetta gli insegnanti che esagerano con i compiti a casa. E, per l’organizzazione, in Italia ce ne sono troppi. Anche perché avvilire per ore alunni (e spesso anche genitori) con esercizi, riassunti e lezioni da ripetere non sempre migliora le prestazioni. A sostenerlo, dati alla mano, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico attraverso l’ultimo focus, dal titolo “Gli studenti impiegano abbastanza tempo per imparare?”. Incrociando i dati sulle performance che scaturiscono dall’ultimo rapporto Ocse- Pisa dei quindicenni di mezzo mondo in Scienze, Lettura e Matematica con il tempo dedicato allo studio in classe e a casa, si scopre che non sempre chi studia di più ottiene migliori risultati. Su questo punto gli esperti dell’Ocse sono chiari: «Studiare più ore non comporta necessariamente risultati di apprendimento migliori».

I quindicenni finlandesi, che nel ranking mondiale si piazzano al quinto posto per literacy (alfabetizzazione) in scienze, in media, sono impegnati nei pomeriggi per 2,2 ore settimanali nello studio della Matematica, 1,9 per lo studio del finlandese e 2 ore a settimana per le Scienze. Mentre i compagni italiani, che si piazzano al 34° posto, sotto la media Ocse, le ore di studio a casa raddoppiano: 4,1 di Scienze, altrettante di Matematica e 4,4 di Italiano. Sovraccarico di compiti a casa che, si presume, si verifichi anche per tutti altri alunni: dalla scuola elementare al superiore. Ma che alcuni considerano infruttuosa. Come il preside genovese Maurizio Parodi che qualche giorno fa ha recapitato al Parlamento europeo la petizione “Basta compiti a casa” con oltre 24mila firme a sostegno, per «denunciare un caso (sociale) di patente eppure trascurata violazione dei diritti dei minori».

«È difficile dire quanto tempo gli studenti dovrebbero spendere nell’apprendimento, ma sembra chiaro che molti studenti stanno spendendo troppo tempo a studiare dopo la scuola — spiegano dall’Ocse — almeno più di quanto sembra ragionevole se vogliono condurre una vita equilibrata». Ma non solo. «Lo studio e l’apprendimento — continuano da Parigi — dopo la scuola non solo possono essere ingiusti ma potrebbero anche essere un modo meno efficiente» raggiungere risultati migliori. Cosa fare quindi? «I responsabili politici, le scuole, gli insegnanti, i genitori e gli studenti dovrebbero raddoppiare i loro sforzi per rendere più efficaci i tempi di apprendimento a scuola». ( s. i.)

Secondo l’Ocse “studiare più ore non comporta necessariamente risultati migliori”

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